270 WSM: uno short indovinato??

270 WSM: UNO SHORT INDOVINATO??

Ormai da qualche anno sono entrati nel mondo venatorio i calibri “short”, i cosidetti WSM (dall’acronimo inglese Winchester Short Magnum).

Ogni casa produttrice di cartucce che si rispetti, seguendo l’onda commerciale del prodotto ha creato diversi calibri Wsm; partendo dal .223 fino ad arrivare al .300.

In questi anni di prove e di commercio i Wsm hanno avuto estimatori, detrattori (come ogni novità che si rispetti nel mondo venatorio), articoli sempre più tecnici acquisiti dai nostri appassionati colleghi americani; la realtà è che alcuni calibri sono spariti dal mercato italiano, altri hanno una presenza aleatoria (sia come munizionamento commerciale sia come oggetti per la ricarica) e altri ancora invece sopravvivono con successo e si trovano facilmente nelle nostre armerie.

Uno tra questi è il 270 WSM.

Questa cartuccia è derivata direttamente dal suo fratello maggiore, il 300 WSM, restringendo il colletto fino a .277. E’ un calibro molto giovane, si pensi che il suo debutto in commercio è stato nel 2002, dalla famosa casa di cartucce americane Winchester.

Come tutti i WSM lo scopo principale della cartuccia era quello di ottenere un bossolo capiente, ma nello stesso tempo compatto, che permettesse una migliore qualità di combustione e intrinsecamente una migliore precisone sul nostro bersaglio.

Lo scopo del progetto iniziale è stato ottenuto, con un vantaggio di non poco conto quello di ridurre la “sensazione” di rinculo dell’arma (fattore 2.0 nella scala americana), il che permette di camerarlo in canne senza l’utilizzo del freno di bocca.

I dati dimensionali della cartuccia sono i seguenti:

lunghezza massima della cartuccia assemblata: 72,64 mm, angolo di spalla 35° e passo di rigatura commerciale tipico di 1 a 10” (canna lunghezza 60 cm).

Il 270 WSM si colloca a metà tra il 270 Winchester (praticamente uguale, ma si ottengono le stesse prestazioni con meno grani di polvere) e il 270 Weatherby Magnum; il che lo colloca in Italia come calibro “tuttofare”. Si può cacciare senza troppe remore il piccolo capriolo fino ad arrivare al cervo (ovviamente utilizzando una tipologia di palla adatta per lo scopo). Un vantaggio enorme, che lo fa un calibro adatto anche ai neofiti è la ridotta traiettoria balistica sulle consuete distanze di caccia (100-200 e 300 metri), riuscendo a piazzare i colpi in modo preciso con cali attorno ai 20 cm a 300 metri(tarando l’arma a 200 metri).

La ricarica del calibro è molto semplice, in commercio si trovano facilmente ogive, bossoli e dies; e anche a livello commerciale si trovano case produttrici con qualche variabile di peso di palla.

PALLE DA 110 GRANI: un vero missile in fatto di velocità e cali sulle distanze. Questo peso di palla, con palle monolitiche a fatto rinascere questo calibro. Ideale per caprioli, camosci e daini.

Oal 72 mm e innesco magnum.

PALLE DA 130 GRANI: il giusto compromesso come potenza, velocità e radenza del calibro.

Energia da vendere e precisone sono le doti principali di questo peso di palla.

Animali target: caprioli, daini, cinghiali e cervi.

In questo caso l’oal si alza di 0,5 (72,5 mm), sempre innesco magnum.

PALLE DA 150 GRANI: la massima grammatura che può portare con successo questo calibro, complice il fatto del bossolo molto corto… Ovviamente si perderà di velocità, ma energia e precisione da vendere!! Per animali europei di grossa taglia (cinghiali e cervi) optare per una palla bonded, sempre sinonimo di qualità superiore

Oal 72,5 , innesco magnum.

Si può consigliare questo calibro a tutti i cacciatori a palla italiani e non che desiderano qualcosa di nuovo, ma allo stesso temo con caratteristiche intrinseche che agevolino la cacciata, che ricordiamoci è sempre il nostro primario scopo.

Il 270 WSM sta cavalcando un onda, che si sta prolungando nel tempo…. E solo i migliori rimangono senza cadere nel dimenticatoio dei calibri.

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