4 chiacchere con: Pier Tassidermia – La concia casalinga delle pelli.
La scienza della tassidermia è affascinante, cercare di ricreare in un trofeo appeso ad un muro di casa le emozioni che abbiamo provato in quella cacciata è veramente una cosa ardua e complessa. E’ proprio un arte.
Non si parla esclusivamente di trofei con palchi (stupendi dal piccolo capriolo al kudu africano) ma si può ricordare la nostra cacciata facendosi conciare la pelle del nostro animale.
Nelle prime esperienze che ho avuto a caccia di camosci in Trentino Alto Adige ricordo come guardavo con ammirazione le stupende pelli di volpe e di marmotta appese nella Stube.
Possibilità quella della concia anche “hand-made”, casalinga per dirlo all’italiana.
Per evitare di rovinare magari un trofeo stupendo (una pelle di daino melanico ed esempio), io consiglierei di rivolgervi sempre ad un Tassidermista ufficiale, ma chi è appassionato, ha tempo e spazio ecco la “ricetta” per provare a fare una concia.
SC: Buon giorno Pier, ci spieghi brevemente gli ingredienti e il procedimento per provare ad effettuare una concia casalinga??
PT: Una volta scuoiato con cura l’animale possibilmente evitando di tagliarla , la pelle deve essere lavata con acqua e sapone per eliminare ogni possibile residuo di terra, sangue e sporco vario. Successivamente in una tinozza, che possa agevolmente contenere la pelle, dobbiamo sciogliere in percentuale un quantitativo di sale grosso da cucina e di allume potassico.(ad esempio in 10 litri d’acqua 0,5 kg di allume potassico e 0,4 kg di sale grosso)
La pelle una volta sgocciolata , deve essere immersa dentro questo liquido per 48 ore, muovendola e girandola ogni tanto.
Una volta tirata fuori dal suo bagno, la pelle deve essere ben sgocciolata, e ancora umida bisogna, tramite una lama ben affilata asportare tutte le parti di grasso e carne, che porterebbero alla non riuscita e a rovinare tutto il nostro lavoro.
Questa operazione va’ ripetuta fino alla completa pulizia del cuoio.
Fondamentale è rispettare la tempistica, da un passaggio all’altro devono passare 48 ore.
Una volta scarnata, la pelle va’ fatta asciugare e appassire fino a vedere che il cuoio cambia colore tirandola con le mani.
Va’ poi nuovamente immersa in concia, con l’aggiunta di olio nutriente (10 cl x Litro di olio per cuoio) per rendere la pelle elastica e morbida per altre 48 ore .
Finita questa operazione la nostra pelle e’ definitivamente conciata. A questo punto e’ consigliabile con della segatura macinata fine, frizionare sia il pelo che il cuoio per asportare l’eccesso d’olio residuo , poi soffiata via la segatura deve essere stesa e successivamente inchiodata ad un tavolo, ben larga con il cuoio rivolto verso l’alto e quindi lasciata asciugare per 3-4 giorni .
Una volta schiodata , bisogna asportare la parte di pelle dove si vedono i buchi dei chiodi rifilando con un coltello , facendo molta attenzione e non tagliare il pelo.
Consiglio utilissimo: NON lavare mai in lavatrice o con acqua la nostra pelle conciata.
Per essere sicuri di un lavoro ben fatto non improvvisatevi conciatori, affidatevi a chi lo fa con professionalità e competenza.
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