8 x 68 S: l’anti magnum

8 X 68 S: l’anti magnum per eccellenza

La cartuccia 8×68 S (da Schuler) è stata introdotta dalla Rws attorno al 1939 e fu inizialmente impiegata solo per scopi venatori.

Si considera “anti- magnum” per eccellenza poiché possiede tutte le caratteristiche vere e proprie di una cartuccia magnum, senza il caratteristico fondello in risalto che assicura l’allineamento della cartuccia nella canna del nostro fucile (il famoso “Belted” dei calibri magnum).

L’utilizzo dell’ 8 x68 S in contesto venatorio si colloca per le specie più grosse di ungulati, sia europei che africani. Il range di palle che può supportare varia dai 125 fino ai 220 grani. Con grammature di palle intermedie (165/180 grani) si può ritenere superiore a quasi tutti i magnum che circolano in commercio oggi, come il 300 Winchester e il 300 Weatherby.

Può quasi (passatemi il termine) equivalere ad un 338 Winchester o ad un 340 Weatherby.

Lo scarso uso di questo calibro (che sta tornando in auge) rispetto ai vari .300 era dovuto alla scarsità nel reperire munizionamento commerciale e addirittura la difficoltà nel reperire le ogive di .323 (8 mm). Con l’avvento di nuove polveri e la disponibilità di ogive si sta facendo valere in un mercato sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo.

Le caratteristiche principali della cartuccia sono: lunghezza totale di 87,00 mm, diametro della palla 8,22 mm (.323), angolo di spalla di 14° 22’ 30” e passo di rigatura commerciale di 1 a 11” (stabilizzando palle dai 180 ai 220 grani).

Ecco alcune soluzioni per la ricarica casalinga dell’8 x 68 S

PALLA DA 125 GRANI: il limite inferiore come peso di palla. Si può pensare al suo utilizzo con palle monolitiche sul capriolo e daino, sfruttando la sua velocità e la sua traiettoria molto tesa.

Oal tipico è di 85,00 mm, innesco rigorosamente Magnum ( ideale per questa cartuccia Rws 5333.

PALLA DA 150 GRANI: Sempre una palla poco usata per questo tipo di calibro. Se è stabilizzata nella vostra arma si può usare con successo su ungulati di mole minore, sempre utilizzando palle Bonded per evitare la distruzione sia della spoglia sia dell’ogiva prima di venire a contatto con l’animale.

Oal 86,00 mm, innesco magnum.

PALLE DA 180/190 grani: Peso intermedio e ottimo all-round per gli animali a cui è indirizzato l’8x 68 S.

CB buono e velocità ancora ottime permettono di avere energia e letalità anche sulla lunga distanza.

Oal 86,00 mm, innesco magnum.

Io utilizzo con successo la palla Barnes Tsx, con polvere N 160, 72 grani e innesco rws 5333. Ottima combinazione che permette di essere incisiva sui grossi cervi appenninici, ma nel frattempo non troppo distruttiva sui caprioli e daini.

PALLA DA 200 GRANI: Insieme all’ogiva precedente si può considerare l’optimum per gli ungulati di grande mole (cervi, alci, cinghiali) europei, e dice la sua anche in terra africana su antilopi e felini.

Stopping power e energia sono i suoi punti di vantaggio principali.

Oal 87,00 mm

PALLA DA 220 GRANI: il peso massimo che può portare questo calibro, può essere preso in considerazione su tiri non troppo lontani (considerare il calo di traiettoria) e su animali coriacei. Lo vedrei bene sui cervi ungheresi al bramito, dove oltre alla mole ci sono da considerare anche gli ormoni.

In queste informazioni di ricarica ho voluto aggiungere i dati della polvere RS (reload swiss), ottimo prodotto che sta prendendo piede nelle armerie italiane. Da provare.

(l’autore non si assume alcuna responsabilità per dosi inadeguate o sbagli da parte del ricaricatore; nella pratica della ricarica, agire sempre con la massima prudenza!!!)

Anche se all’attivo ha qualche anno, l’8 x 68 S non sfigura davanti a calibri più blasonati e più “giovani”. Potrebbe essere una buona scelta per i cacciatori che vogliono un “magnum” nella loro rastrelliera, senza affidarsi ai vari .300 presenti sul mercato. Il risultato sarebbe uguale… se non migliore.

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