L’AZIONE DI SCATTO NELLA CACCIA
Quante volte accompagnando a caccia o seguendo nella taratura al poligono il cacciatore capita di sentirsi dire… ma ero fermo, come ho fatto a sbagliare o a fare un colpo cosi fuori bersaglio?? L’ errore che di solito avviene in questi casi è una sbagliata azione di scatto.
Nella caccia a palla quella che si definisce “azione di scatto” (momento in cui io applico una certa forza al grilletto dell’arma per far partire il colpo) è la parte più importante dell’azione di caccia. Se riesco a scattare bene , il colpo andrà sicuramente dove ho mirato.
Nella carabine da caccia attuali ci sono diversi tipi di scatto, che si possono dividere in 2 grandi gruppi. Scatti di tipo diretto e scatti con stecher (inverso alla Francese, con bigrillo, direttamente sull’azione e non sul grilletto). Negli scatti di tipo diretto, come ci ricorda il nome, non c’è nessun tipo di aiuto per alleggerire il peso di sgancio (forza che dovremmo imprimere al grilletto per far azionare il percussore). Alcune case costruttrici di carabine hanno scatti già pre –tarati prima della vendita, con pesi che oscillano tra gli 800 e 1500 grammi (sforzo che dobbiamo effettuare per sganciare il percussore); altre case lasciano al cacciatore (in questo caso all’armaiolo di fiducia) la possibilità di aumentare o diminuire il peso dello scatto a proprio piacimento tramite la regolazione di viti poste generalmente sotto lo scatto, dietro alla guardia del grilletto.
Gli scatti con stecher invece, dispongono di un aiuto, che ci permette di abbattere quasi del tutto lo sforzo di sgancio, a noi cacciatori rimarranno pochi grammi di trazione per effettuare il colpo.
Sul fatto che sia meglio un tipo di scatto o un altro dipende tutto dal cacciatore, molti prediligono scatti con stecher, altri si trovano meglio a scattare con qualche grammo in più di “fatica” sul dito. Importante è la buona manualità e l’effetto memoria che avrà il nostro dito sullo scatto… che si ottiene solo con l’allenamento al poligono.
Una buona azione di scatto però prescinde dal tipo di scatto che utilizziamo, sia diretto che con lo stecher dobbiamo scattare bene!!
Innanzitutto dobbiamo ricordarci di utilizzare solo l’ultima falange del nostro dito indice, contrariamente perderemo quella sensibilità che abbiamo nel polpastrello del nostro dito.
Una volta appoggiato il nostro polpastrello sullo scatto, l’azione di scatto deve essere continua, evitare assolutamente di “tirare” il grilletto, torneremo alla situazione che vi accennavo in principio! Il colpo quando parte ci deve quasi “spaventare”. Ovviamente la forza che imprimiamo sul grilletto dipenderà dal peso di scatto di quest’ ultimo. Se ci abituiamo ad uno scatto “pesante” la prima volta che utilizzeremo una carabina diversa con uno scatto più leggero il colpo ci partirà senza neanche sapere di aver tirato (con risultati pessimi!! Per questo motivo non è conveniente continuare a cambiare carabine con pesi di scatto diversi).
La variabile scatto diretto/stecher non influisce sulla nostra azione di scatto, dobbiamo scattare bene in entrambi i casi; ovviamente lo scatto leggero o uno netto ci aiuterà a “stupirci”quando la nostra trazione sarà continua, garantendoci ottime performance sia a caccia che al poligono.
Un possibile esercizio che ci aiuterà a memorizzare il nostro scatto è quello dello scatto a secco (con l’ausilio di un salvapercussore).
Cerchiamo di capire quando il percussore “sgancia” e valutiamo su un bersaglio, posto a 100 metri, se il reticolo dell’ottica ha movimenti strani, se rimaniamo in linea oppure siamo fuori bersaglio.
Per ulteriori consigli e per seguire un corso di tiro contattateci. Vi seguiremo per migliorare la vostra azione di scatto!!
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