CACCIA ALLA VOLPE: 2 OCCHI NELLA NOTTE
In alcune realtà italiane, dove la caccia alla selvaggina minuta è ancora considerata una importante risorsa da gestire e non dei lanci “prontacaccia”, c’è la possibilità di controllare le specie nocive. Tra queste il controllo della volpe, di notte, con l’ausilio del faro.
Il “mondo” che si osserva di notte è particolarmente diverso da quello diurno, animali che è raro vedere di giorno sono alla portata del fascio luminoso del faro, finche 2 occhi luccicanti spuntano nella campagna. È lei, la volpe, a caccia di qualche preda (arvicole, conigli e minilepri).
I migliori calibri che si possono usare per questo tipo di caccia fanno parte della grande famiglia dei 5,6 mm e dei 6 mm; la parole chiave oltre a radenza è assoluta precisione.
Radenza e precisione perché il bersaglio di una volpe di notte (non che di giorno sia più grossa!!!), illuminato solo dalla luce del nostro faro non è molto grosso, e le ridotte dimensioni del nostro canide non ci permettono di fare troppi calcoli balistici.
Dobbiamo utilizzare un calibro che abbia una traiettoria balistica molto radente, che se tarato a 100 metri, l’ogiva non cali più di 4/5 cm a 200 metri.
Ci sono moltissimi 5,6 mm che fanno a caso nostro, più “anziani” e più moderni, ma i migliori e i più utilizzati restano i: 222 Remington, il 223 Remington e il 22.250 Remington.
Per quanto riguarda invece la famiglia dei 6 mm, la fa da padrone l’onnipresente 243 Winchester.
222 Remington:
Cartuccia nata nel 1950 e fino alla nascita del 6 PPC è stata la regina indiscussa del Bench Rest. Molto precisa e di facile reperibilità, è anche molto semplice da ricaricare. Ha come principali caratteristiche l’angolo di spalla di 23°, una lunghezza della cartuccia assemblata di 54,10 mm e viene camerata generalmente in armi con passo di rigatura di 1 a14”. Il range di palle che può utilizzare va dai 40 grani fino ai 60, ma come sempre, nel mezzo vi è la zona migliore. Ogive cioè da 50/55 grani.
Le polveri idonee sono le più vivaci per palle da 50 grani
POLVERE | DOSE |
Imr 4320 | Da 23 a 26 grani |
N133 | Da 21 a 24 grani |
N135 | Da 20 a 23,5 grani |
N201 | Da 20 a 22,5 grani |
Io utilizzo con successo una ricarica con palle da 52 grani ( le A-Max della Hornady), caricate con 22,2 grani di n133; oppure 22 grani di H322, sempre con la stessa tipologia di palla.
Nella carabine con passo di rigatura più “veloce” si stabilizzano meglio palle da 60 grani, teniamo però sempre in considerazione la radenza del nostro colpo.
223 Remington:
Famosa cartuccia militare (5,56 Nato) è utilizzata dalle forze armate americane (e dal resto del mondo) dal 1964. L’angolo di spalla resta invariato rispetto al 222 Remington (23°), cambia la dimensione del bossolo e quindi della cartuccia finita, lunga 57,4 mm. Le armi in cui viene camerata hanno un passo di rigatura di 1 a 12”, con canne di lunghezza 61 cm. Il range di ogive è molto simile a quello del precedente calibro, da 40 grani fino ad arrivare a 70 grani. Per il nostro uso venatorio (volpe) consiglio le 50 /55 grani.
Palla da 50 grani
POLVERE | DOSE |
N133 | Da 23 a 26,3 grani |
N135 | Da 23 a 26,5 grani |
H322 | Da 22 a 25 grani |
Norma 201 | Da 22 26 grani |
Palla da 55 grani
POLVERE | DOSE |
N133 | Da 22 a 25,3 grani |
N135 | Da 23 a 26,8 grani |
H322 | Da 21 a 24 grani |
Norma 201 | Da 22 a 26 grani |
Le velocità che si possono ottenere con questo tipo di palle sono attorno ai 960/970 m/s.
Io ricarico con palla da 55 grani ( Nosler Ballistic Tip) con Imr 4320, in dose di 24,5 grani; con cali a 200 metri di 4/5 cm.
22.250 Remington:
Nasce dall’idea di un wildcat americano, J. Gebby, e nel 1965 la Remington fece sua la cartuccia e la commercializzò nelle sue armi.
L’angolo di spalla è più accentuato (28°)e la lunghezza totale della cartuccia è di 59,70 mm. Questo calibro è un vero must per questo tipo di caccia.
Range di ogive sempre ben fornito, da 40 a 70 grani, ma camerato in canne con passo di rigatura 1 a 14” il peso ottimale è sempre 50 /55 grani.
Palla da 50 grani
POLVERE | DOSE |
N135 | Da 30 a 34,4 grani |
N140 | Da 32 a 37,2 grani |
Imr 4320 | Da 32 a 36,5 grani |
Bl-C2 | Da 32 a 36,3 grani |
Palla da 55 grani
POLVERE | DOSE |
Imr 4320 | Da 33 a 36,2 grani |
N140 | Da 33 a 36,5 grani |
N135 | Da 31 a 34,4 grani |
È la cartuccia che preferisco nel contesto dei 5,6 mm, con velocità alla bocca che superano senza grosse difficoltà la soglia dei 1000 m/s, ha un calo a 200 metri di 2,5 cm con un’ottima precisione. Io la uso con 35,8 grani di N140, con palle da 55 grani Hornady V-max. Solo un aggettivo: letale.
243 Winchester:
La storia di questo calibro è già stata ampiamente trattata. Per questa tipologia di caccia, il 243 Winchester va utilizzato con palle da 55 a 75 grani.
Palla da 55 grani
POLVERE | DOSE |
N133 | Da 34,5 a 37,5 grani |
N140 | Da 40 a 44,5 grani |
N150 | Da 41 a 45 grani |
N160 | Da 47 a 52 grani |
Palla da 75 grani
POLVERE | DOSE |
N133 | Da 33,5 a 36,5 grani |
N140 | Da39 a 43,5 grani |
N160 | Da 46,5 a 51,3 grani |
Utilizzo una carica con ogive da 75 grani (Hornady Spire point), ricaricate con 34,5 grani di H322. La traiettoria è accettabile, cala a 200 metri di 5/6 cm.
Per tutti e 4 i calibri citati consiglio l’uso di ogive semplici, a frammentazione, tipo Ballistic Tip.
Essenzialmente per 2 motivi: il primo per la cessione totale di energia sul corpo del nostro selvatico (tanto più che non dobbiamo portarlo in tavola)e il secondo, più importante, è il livello di sicurezza. Utilizzando una palla frangibile avremo la certezza che se il colpo non andrà a segno si distruggerà all’impatto con la terra, senza creare pericolosi rimbalzi, soprattutto in ambiente antropizzato e in un contesto notturno.
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