LE OGIVE PER LA CACCIA: CARATTERISTICHE PER SCEGLIERE AL MEGLIO
Ad ogni corso di aggiornamento e in ogni occasione utile con amici e clienti, i discorsi cadono troppo spesso sul calibro della carabina preferito, o meglio ancora “ideale”.
Ore e ore in aula o davanti ad un bel panorama a discutere se il 308 win sia sempre il meno teso, però si potrebbe aumentare la velocità, oppure il 270 winch; che bello sarebbe se stabilizzasse palle più leggere delle 130 grani…
Il discorso però più importante, al di là del calibro in sé, è l’utilizzo di una determinata ogiva rispetto ad un’altra. E le caratteristiche di un’ogiva (anche nel medesimo calibro) cambiano in base alla velocità con cui è impiegata.
In commercio ci sono tantissimi produttori di palle per la caccia. Con storie più o meno recenti hanno sempre avuto l’onere e l’onore di creare prodotti sempre più performanti sia a livello di letalità che di precisione, e in pochi anni si è raggiunto l’obbiettivo di palle da caccia con performance uguali a quelle da tiro.
Per quanto riguarda le ogive classiche, cioè quelle in piombo (camiciate generalmente, con punta esposta in piombo…) le case produttrici più famose sono Sierra, Hornady, Nosler, Berger, Brenneke, Speer e Rws.
Anche nel panorama delle ogive lead free (create quindi con materiali non tossici) le Case Produttrici citate in precedenza hanno investito molto in ricerca e dollari; ma a livello globale le aziende più conosciute leader del lead free sono la Barnes, la Sax e l’italianissima Hasler Bullets, e altre meno note.
Ci sono sicuramente moltissime altre case costruttrici di palle dedicate alla caccia, sia classiche che monolitiche. In questa disamina delle loro caratteristiche mi limiterò a trattare le più conosciute e le più facilmente reperibili sul mercato italiano.
Per poter raggruppare le palle in base a delle caratteristiche comuni, possiamo pensare al tipo di costruzione.
Palla a costruzione semplice, come ad esempio le Sierra Game King o le Sierra Pro Hunter (la differente tipologia apicale a detta della casa cambia in base al calibro, preferendo quelli a punta cava per una maggiore espansione sul bersaglio), le Ballistic Tip della Nosler o le V-max della Hornady, si posso riunire in un gruppo di ogive con delle caratteristiche simili, quali la massima espansione sul bersaglio unita ad un ottima capacità di volo e di precisione.
Queste ogive sono le più indicate per la caccia ad ungulati a pelle tenera, poiché, tralasciando la velocità con cui raggiungono il bersaglio, sono generalmente molto “morbide” e il lavoro che svolgono all’interno del nostro bersaglio (balistica terminale) si può riassumere nel massimo affungamento e nella cessione completa dell’energia a disposizione. È molto raro infatti, soprattutto con animali cacciati vicino, che la palla faccia “passata” e in molti casi la si ritrova all’interno della spoglia. Unico neo potrebbe essere rappresentato da una eccessiva velocità su un bersaglio troppo vicino, che potrebbe far esplodere la palla prima che possa entrare nell’animale.
Al contrario, se abbiamo distanze di caccia elevate e la palla arriva al nostro bersaglio relativamente lenta (si parla comunque di 600/700 metri al secondo) l’affungamento avverrà lo stesso, e l’effetto balistico è quello che più piace ai cacciatori. Cadere sull’ombra.
Palle Bonded, cioè tutte quelle che hanno subito un processo di bonderizzazione tra il nucleo (generalmente in piombo) e la camicia (in rame), le più famose sono le Accubond della Nosler, le SST della Hornady, le Interbond sempre della Hornady. Questo trattamento di incollaggio tra piombo e rame, con dei criteri ben precisi e spessore di rame che aumenta gradualmente fino alla coda della palla, permettono quasi sempre un ottimo affungamento (al contrario di quelle a costruzione semplice, in cui il distacco tra camicia in rame e piombo all’interno avviene quasi sempre) e una balistica terminale ottima.
L’affungamento avviene sempre in modo progressivo, la velocità della palla all’impatto e la struttura del nostro bersaglio modificheranno l’effetto terminale.
La “ passata” in questi casi dipende quasi esclusivamente dalla lunghezza del tramite che deve percorrere la palla. Ovviamente se il passaggio è troppo lungo, pensiamo ad un cervo colpito di punta, difficilmente ci sarà un foro di uscita. Troveremo il nostro “ fungo” nel sottopelle della coscia.
Un altro grande gruppo, sempre nelle palle Bonded, è quello con intersezione interna ( a H o a T per raffigurare meglio il prodotto). Fanno parte di questo gruppo le Nosler Partiton, le Rws H-mantel e le Swift A-frame.
In questo caso si è voluto unire le caratteristiche di una palla semplice (la parte iniziale si affunga completamente) con la durezza di una palla bonded.
L’affungamento totale è impedito meccanicamente da una intersezione che divide grossomodo in 2 parti la palla. La prima parte si affunga e cede energia, l’altra rimane intatta e continua la sua corsa garantendo l’uscita della palla dal nostro bersaglio.
Queste ogive sono raccomandate idealmente in tutte le situazioni di caccia, uniscono i pregi di entrambe le ogive viste in precedenza, con un difetto però… la precisione va ricercata, non sempre infatti vengono perfettamente “digerite” dalle canne delle nostre armi, peccando un po’ di precisione.
Il gruppo delle palle lead free (monolitiche) si divide in 2 grandi sottogruppi, quelle ad affungamento e quelle a frammentazione.
La Barnes Bullets è l’antesignana delle palle ad affungamento controllato. Con le Barnes TSX o le TTSX (il puntalino azzurro in polimero determina la differenza tra le due), a seconda della velocità di impatto della palla, avremo un fungo più o meno pronunciato. Ovviamente se la velocità non è tale da garantire un affungamento corretto o il nostro tramite nel bersaglio è molto corto (o morbido), la palla non si affungherà e si comporterà né più né meno come una palla Full Metal Jacket.
La Hasler Bullet, per ovviare a questo problema tipico del sovradimensionamento del peso/palla o della bassa velocità di impatto (pensiamo ad un cervo tirato con un 7 x 64 a 370 metri…), ha creato una linea, la Hasler Hunting, la cui caratteristica principale è quella di far creare un distaccamento di petali (frammenti di rame) all’impatto della palla sul bersaglio, ottenendo cosi un effetto terminale ottimo.
La linea Ariete della Hasler, complice uno studio sui materiali e sulla dinamica della balistica interna, crea un perfetto fungo, ricordando sempre l’inconveniente della velocità di impatto della nostra ogiva.
La Sax, invece, è una delle poche aziende costruttrici che basa tutta la sua esperienza sulle palle monolitiche a frammentazione.
Una parte di palla, una volta entrata nel nostro bersaglio si disgrega, creando ovviamente del danno causato da queste piccole schegge che si dividono all’interno della nostra preda.
La cessione di energia e l’effetto “fungo”, con le palle monolitiche avviene sempre con elevate velocità (sia iniziali sia terminali) ed è anche per questo motivo che semplificativamente, per aumentare la velocità, si cerca di abbassare il peso della palla impiegata.
I vantaggi delle palle lead free fanno della loro “durezza” il punto di forza. Cessione di energia e tramite nel bersaglio sono garantiti al 100%.
Quando c’è la possibilità di tiri “sporchi”, con presenza di rami che possono deviare la traiettoria della nostra palla, la durezza della nostra palla ci permette un filo in più di sicurezza. Non a caso sono le ogive più utilizzate nel continente africano. Sia per l’ambiente, sia per la leggendaria resistenza ai colpi degli animali africani.
Ovviamente, quando le distanze di ingaggio aumentano, dovremmo sempre stare attenti e calcolare la velocità residua che mantengono. È difficile, sotto determinate velocità (alcune indicate dalle case produttrici), ottenere un effetto efficiente a livello di balistica terminale.
L’ultimo gruppo di palle utilizzate per la caccia sono le blindate, o solid. Si utilizzano soprattutto in Africa, per la caccia ai grandi mammiferi, dove il fattore penetrazione deve essere massimo.
La scelta della palla più adatta va fatta su 2 criteri fondamentali: la tipologia di caccia che svolgiamo e la velocità che riusciamo ottenere dalla nostra munizione. A diverse velocità, anche nello stesso calibro, la palla si comporterà diversamente. Noi dobbiamo agire di conseguenza.
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