Sierra Bullets: consigli di utilizzo
Nel precedente articolo sul mio blog ho accennato ed evidenziato le caratteristiche di alcune tra le principali tipologie di ogive per l’attività venatoria.
Sia “classiche” che più moderne, in piombo o leadless (senza piombo).
Tra le varie differenze di costruzione della singola palla, il comportamento che otteniamo (o vogliamo ottenere) sul nostro bersaglio, è diverso in base alla velocità in cui facciamo arrivare la nostra ogiva alla preda. Da ricordare anche che il fattore velocità va confrontato sempre con il valore “peso palla”. L’effetto di una ballistic tip che arriva sul nostro capriolo a 100 metri sarà ben diverso se la distanza del nostro bersaglio è aumentata, ipotizziamo a 270 metri. Nella scelta ottimale del nostro “colpo perfetto”, oltre alle varie tipologia di costruzione della palla, dobbiamo concretamente considerare anche il peso dell’ogiva stessa. Il comportamento sulla balistica interna varia notevolmente. A parità di tipologia di costruzione una palla pesante avrà un comportamento da palla “dura” rispetto ad una ogiva con un peso inferiore. Tutta questa differenza è data dal parametro della velocità della palla stessa.
Che incide sul lavoro della palla è la velocità, e sappiamo che dalla volata, (dove otteniamo il valore V0) il suo valore decresce metro dopo metro.
Il corretto abbattimento è dato dalla velocità residuale alla distanza di ingaggio; con questo valore, insieme al peso della palla e la velocità che assume, si ottiene un parametro importante per la nostra scelta, che è l’energia di abbattimento. L’unità di misura di questo valore è il joule.
L’energia di una determinata cartuccia è un dato molto apprezzato dai cacciatori europei e americani, si tenga presente che in alcuni Stati, i calibri ammessi all’attività venatoria sono considerati tramite l’energia che trasmettono, e non come in Italia dal calibro della nostra ogiva. Avremo quindi dei minimi energetici per l’abbattimento di qualsiasi animale. Esempio: capriolo 1000 J, daino 1500 J, e via dicendo. Paradosso comune è quello del 257 Weatherby Magnum. Un 6,5 mm pepato, in Italia per lo più vietato alla caccia dei cervi per i quali il calibro minimo è il 7 mm, nonostante la sua energia cinetica è pari a quella di calibri maggiori (es 7 mm Rem Mag).
Sfogliando diversi cataloghi della più famosa azienda americana di ogive (la Sierra Bullets) è comune trovare alcuni consigli per la scelta della palla da utilizzare a caccia.
Alcuni ingegneri della ditta si sono prodigati, insieme ai più svariati Ph (professional hunter) ed alcuni clienti affezionati, a indicare palla per palla la migliore velocità di utilizzo a caccia, differenziandola per la tipologia di animali cacciati (varmint, light, medium game e big game) e per tipologia di ogiva.
Le ogive del .22 sono differenziate in base alla punta della palla (semi-pointer e spitzer) e in base al peso.
Escluse le 63 grani, indicate soprattutto per fucili con passi di rigatura “particolari”, le altre tipologie da 45, 50 e 55 grani, sia hp, sia sp, sono indicate per il varminting o per lo small game (prede di piccola taglia). La velocità ottimale varia dai 914 ai 1220 metri al secondo. In base alla nostra preda (ricordiamoci l’effetto esplosione delle palle piccole lanciate ad altissima velocità ) la distanza utile è indicata dai 50 ai 300 metri.
Per le palle da 6 mm la bibliografia parla di ogive da 60, 70, 75, 85 e 100 grani.
Le 60 grani, indicate come le più letali in assoluto per il 6mm (colpi come il 243 winchester, il 244 remington e il 6mm rem) hanno 2 valori di riferimento, l’accuratezza ha come valore velocitario il range tra 853 m/s e 1158 m/s e l’utilizzo per il varminting (escluderei l’utilizzo venatorio in Italia, o limitato soltanto ai nocivi come le volpi) con un range tra 975 m/s e 1150 m/s. Il valore “distanza” rimane invariato dai 50 ai 300 metri.
Se aumentiamo il peso di palla a 85 grani (le più comuni ed utilizzate palle venatorie per il 243 winchester) abbiamo un range di velocità “migliore” (dove la palla potrà esprimere al meglio le sue caratteristiche) tra 883 m/s e 1005 m/s.
La distanza, in questo caso vedendo aumentato il coefficiente balistico, è indicata dai 50 ai 400 metri.
Le 100 grani (peso massimo per i 6 mm), indicate per le canne con passi di rigatura da 10” a 12”, hanno una indicazione di velocità ottimale tra i 762 e i 944 m/s. Il range di distanza per lo small e il medium game (animali della taglia del capriolo/daino) dai 50 ai 300 metri.
Ogive di diametro .25 , con granitura di palle da 75, 87, 100 e 117 (grani) sono per la Sierra Bullets un must per quanto riguarda la caccia ai medium game. Tra tutte si prediligono le 100 grani, con un range velocitario da 762 a 1066 m/s e una distanza effettiva utile di caccia dai 100 ai 400 metri.
Per i 6,5 mm europei le ogive si spingono fino ai 140 grani, prediligendo per le cacce ai caprioli e daini le 120 grani con velocità comprese tra i 670 e i 1005 m/s, e per gli animali più coriacei le 140 grani (indicano addirittura gli orsi neri…) con velocità dai 730 e i 915 m/s.
Le distanze indicate come migliori per queste palle (sia 120 che 140) sono dai 150 ai 500 metri.
Considerando le energia in gioco, è utile pensare al 6,5 come calibro idoneo anche per la caccia al cinghiale. Con calibri 6,5 europei spinti ( uno tra tutti il 6,5 x 65) e una buona palla strutturata non avremo problemi a prelevare in modo pulito il Re della macchia, il tanto odiato/amato cinghiale. Davvero un bel tuttofare il 6,5 mm.
Palle da .270, calibro minimo in Italia per la caccia al cervo poiché paragonato ad un 7mm, con pesi di palla da 90, 110, 130 e 150 grani.
Le 90 grani sono indicate esclusivamente per il tiro a segno, poiché l’effetto esplosivo sul bersaglio (velocità attorno ai 1150 m/s) non garantisce sicurezza di abbattimento.
Le vera punta di diamante è la palla da 130 grani, con range di velocità da 822 a 1005 m/s è garantita per un’ottima penetrazione e un ideale affungamento e per la cessione controllata della sua energia. La distanza ottimale di utilizzo è dai 150 ai 500 metri.
L’ogiva da 150 grani, la cui velocità indicata come ottimale varia dai 762 ai 970 m/s, è indicata come degno erede della più famosa ogiva .30 da 180 grani.
Anche in questo caso, le distanze di ingaggio consigliate sono sempre dai 150 ai 600 metri.
Per quanto riguarda i 7 mm veri e propri (7×64, 7/08, 7×57, 7 mm rem mag, 7 mm weath, 7 saum, … insomma, una infinità) le palle studiate hanno pesi che partono da 120 fino ad arrivare a 175 grani, passando per le 140, 160 e 170 grani.
Le 120 grani, consigliate sempre per lo small ed il medium game (nella caccia in Italia teniamo in considerazione animali dalla taglia di un capriolo/daino) hanno 2 variabili di velocità. Una che prende in considerazione la precisione assoluta (da 800 a 1000 m/s) e l’altra che riguarda l’aspetto venatorio, con valori tra 900 a 1100 m/s.
Le 140 gr sono considerate dai tecnici Sierra le migliori, con il peso ideale per tutti i calibri 7mm. Penetrazione, passata e affungamento sono tra le doti principi di questa palla.
Velocità ottimali? Da 700 a 940 m/s.
Se andiamo sul peso massimo di 175 grani, le indicazioni sono quelle di utilizzarlo al massimo della potenza sui vari 7 mm spinti americani, come il 7 mm rem mag o addirittura al 7 mm weath. Indicati per il medium game americano, tradotto in alci e orsi del Nord America. Velocità ottimali da 790 a 880 m/s.
Le ogive .30 si prendono una grande fetta di informazioni, non a caso è il calibro con più possibilità e scelta in assoluto di palle, sia a livello venatorio sia a livello agonistico.
Da 110 grani, 125, 150, 168,180, 200 e 220 grani sono le infinite variabili che possiamo scegliere per cercare l’optimum per la nostra caccia.
Un piccolo aneddoto per le 125 grani, create appositamente per il light game da utilizzare nel famoso 30/30, con un espansione ottimale a basse velocità ( 670/700 m/s), fino ad arrivare alle indissolubili 150 grani per tutti gli usi (immaginate le infinite possibilità nel 30/06 a livello venatorio in tutti i paesi del mondo e su tutti i selvatici a pelle tenera e non…).
Le 180 grani sono considerate per calibri 30 più spinti, come il 300 weath, e hanno indicazioni circa la velocità ottimale per la precisione (la palla in questione è stata la vincitrice del Winbledon Cup Match at 1000 yard) che si attesta tra 579 e 650 m/s, e un dato riferito all’attività venatoria tra i 762 e i 944 m/s.
Le 220 grani, le più “dure” della serie poiché arricchite da una percentuale di antimonio (circa il 3%) sono garantite per la massima penetrazione all’interno del nostro bersaglio. Velocità da 700 a 850 m/s per una distanza ottimale di ingaggio tra i 150 e i 250 metri.
Nel calibro 8 mm la scelta diminuisce vistosamente, e l’unica palla veramente consigliata è la 220 grani sbt. Indurita dall’antimonio e con una particolare struttura della camiciatura è consigliata per tutto il big game americano. Se la portiamo in Europa potrebbe essere la soluzione ideale per cervi, cinghiali, orsi e alci. Anche nel continente africano può dire la sua su kudu, zebre e antilopi varie. Velocità consigliate da 800 a 900 m/s.
Sia per il calibro .338 sia per il calibro .375, la scelta indicata è riferita solo ad una tipologia di palla: da 250 grani per il 338 e da 300 grani per il 375.
Entrambe sono da considerare per i big game africani, dove la penetrazione e la cessione di energia sono una questione “vitale”! Le velocità per il miglior utilizzo delle palle sono dai 750 ai 850 metri al secondo.
Questa disamina di dati ci può fornire un utile approccio alla ricarica, per il raggiungimento del nostro “colpo perfetto”.
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